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Una nuova primavera

A che cosa serve la primavera?

A ricordarti che puoi affrontare

l’ inverno, anche se è difficile,

che la tua vita può ripartire

miracolosamente e germogliare

fiori tra le rocce, tra le spine e

su strade buie e lastricate.

Lascia spazio al sole allora,

accogli una nuova primavera

“ad occhi aperti” che è unica,

è irripetibile, è sempre un mondo.

E il cuore s’ infiora,

se non ti stanchi di cullarla

con lo sguardo, con le palme

della mano.

Ciò che conta, l’ amore riesce

sempre a salvarlo…

come la mente non sa.

Dipingi alla veglia del nuovo giorno,

con il colore delle tue emozioni

sulle pieghe del bisogno,

sul futuro incerto

con cuori grandi sopra,

coperti d’ oro senza falsità.

Credi nei tuoi sogni primaverili

e arriverai lontano…

Io ho scommesso tutto sulla

fragilità della primavera,

l’ amore ha fatto il resto

sull’ erba verde.

È un fiore che sboccia spontaneo

ma che si radica, sapiente,

per nutrire di coraggio la vita.

La primavera è un libro

dove si apprende la speranza.

Non c’è fiore d’ amore sprecato.

E anche ora, mentre scrivo,

passo e ripasso con le dita

sulle righe della vita e ne levigo

le asprezze, ne smusso gli angoli

e lo spessore dei sentimenti

con gli occhi. Poi cicatrizzo le

ferite e i traumi provocati

dai segni che ci pungono.

Vi stendo sopra l’ intimità

velata, che impregna la stanza

d’ un forte profumo e di un

progetto più grande e più alto

del mondo che mi sovrasta.

La realtà, nella sua misteriosa

complessità, è portatrice di

letizia pasquale. Una primavera

nuova, imprevedibile,

che risplende come simbolo

della festa, come fiori di

promesse sugli altari della vita.

Ogni primavera ha una scintilla

divina intorno a un fuoco

immaginario d’ amore.

 

Rosita Ceraolo