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La fiaba infinita

Le fiabe hanno quasi sempre un lieto fine,

e la vita?  Come una fiaba, nel bene o nel male,

ci appartiene, ci inghiotte, ci trascina dove vuole.

Ogni giorno è un’ esperienza per dividere qualcosa

per cui vale la pena esistere, per rubare ai nostri giorni

uno spazio e far germogliare un seme,

diventando grano e pane spezzato. Il resto può mancare.

Odiare non si può. Ognuno la vita la impara da sé.

Solo così la vita finisce bene.

Si trasforma la nuda realtà, si cambia la rotta del mondo.

Non è mai troppo tardi per rimediare, per fare passi in avanti,

per ravvicinare le idee più lontane.

 

“ Ti capita mai di chiederti quale sia il senso della vita?

Se esista qualcosa di più grande là fuori?

O se tu non fossi destinato a fare di meglio? “

Credo che succeda a tutti!

Chi più chi meno, conduciamo esistenze convulse e affollate,

in una vita rumorosa e caotica.

La prima cosa che dovremmo fare è quella di rallentare

e far girare la vita diversamente, trovare fra le nostre occupazioni

un solo istante per raccoglierci in noi stessi e prendere contatto con

un solo pensiero nella nostra casa interiore.

Quando non trovi soluzione, respira con la profondità fiduciosa

con cui hai respirato il giorno in cui sei nato, resta in silenzio e

ascolta il cuore con i suoi universi di parole. Non farti distrarre da nulla.

Ci si ritrova catapultati in una dimensione inedita,

in una sorta di sospensione dove tutto diventa possibile,

e in quel possibile la nostra vita si apre e si accresce,

diventando immensa, e noi più grandi.

Non c’è desiderio ardente che rimanga inappagato,

quando l’ inverno dice: ho la primavera in cuore.

Quello che ognuno di noi è, nessun altro può esserlo.

La nostra identità è unica e irripetibile.

Il mondo tende all’ imitazione, a modelli da seguire,

ma dobbiamo essere fieri della nostra unicità, anche

di un’ opera sola, per cantarla, scriverla, e farla eterna.

 

La vita è una bolla gigante dentro la quale dobbiamo entrare,

per risorgere e cambiare la nostra sorte vivi e più sani di prima,

oppure con il fiato corto respirando appena, sopportare

le fiamme se un drago o una strega cattiva ci imprigiona.

Possiamo essere stanchi fino alla morte,

bisogna attraversare dei passaggi obbligati dove ci sembrerà

di non vedere approdi, ma dobbiamo lasciarci portare dalla fiducia.

La salvezza per il nostro vivere è tracciata sui nostri passi,

anche se ci verrà più volte la voglia di mollare, ribellarci

o scappare da un’ altra parte.

In un bosco pieno di chissà quali amici, giganti e pericoli,

c’è sempre chi può indicarci una via, come quelle fate buone che,

con lo strumento del cuore regalano inaspettate soluzioni,

promesse e intuizioni, un soccorso insperato del destino.

La grazia di una fiaba o la forza di una parabola,

ci insegna la solidarietà, la generosità disinteressata,

a riscoprire il sacrificio, il senso lungo del tempo,

a portare sopra di noi la vita, l’ idea di attesa e di speranza.

 

Qualcosa a volte mi dice che ci occorre un’ altra vita,

ma la felicità è ancora di questo mondo.

Esiste la possibilità di colorare l’ esistenza, destinati a fare

la nostra parte nella battaglia per un mondo migliore.

Se ci si lascia trasportare dal “ c’ era una volta “,

la nostra storia prenderà vita e sapore, diventerà

coraggio per aprire il cassetto dove teniamo chiusi

i tesori infiniti e le nostre lacrime più sacre,

che non sgorgano mai dagli occhi, bensì dal cuore.

Chiunque tu sia… mettiti un bel vestito da principessa,

fai il mondo tuo se a un ballo di una notte c’è un principe ad aspettarti,

a tenerti stretta l’ anima, a sussurrarti amo te per sempre.

Poi conserva questo momento, senza niente più da chiedere,

con la fortuna di avere incontrato e vissuto l’ Amore.

Ognuno di noi ha due vite: una è quella che vive,

l’ altra è quella che sogna… e con un bel finale!

Non volere una vita senza fine, e per avere un bel lieto fine,

il cuore bisogna tenere in festa e farlo tamburellare nel petto.

Così quel  “ tutti vissero felici e contenti “ scritto alla fine,

diventerà un messaggio rassicurante in una lingua che

solo il cuore riuscirà a comprendere perfettamente.

 

Rosita Ceraolo