Il Natale che sarà
Mi tremano le gambe
sopra un mondo malato
che si dispera. E ci sprofondo
alla ricerca della Verità,
con pensieri di sbieco, persi.
E’ un naufragare dentro il limite,
nelle oscure profondità,
con giorni imprevisti
che ci piombano addosso.
Eppure il Natale torna sempre.
Ieri come oggi, riesce a farsi storia,
non smette mai di attendere
un Salvatore,
qualunque sia la tempesta che incontra.
E se il mistero rimane,
allora non resta che fargli spazio
in quello che ci ha segnati
profondamente.
Incamminati…
Sarà un Natale difficilissimo
ma rivelatore di un amore
che non finisce,
che chiede di crescere,
che prende le nostre paure
e le riempie di coraggio,
che abbraccia ogni timore e impara
a rimettere insieme l’ esistenza
in ogni difficoltà e restrizione.
Il Natale che sarà
lo sentiremo strano. Forse
con una misura più alta di amore.
I segni indicano la strada.
È difficile amare con gli occhi.
Il saper sollevare lo sguardo,
è il modo migliore di vivere
le drammatiche situazioni.
È un porto d’ armi,
l’ unica difesa che io conosco
capace di illuminare la debolezza
dell’ uomo, i tagli nel cuore!
In questo tempo di vita non facile
nel quale manca proprio tutto,
non avere paura di guardare il Cielo.
Si trova proprio là il Sole utile
alla tua rinascita,
la Stella che indica la via in mezzo
a innumerevoli sentieri diversi.
Sarà un Natale diverso,
più sobrio ma più intenso,
donando ai tuoi occhi
ciò che davvero vale.
Emozioni sconosciute al tuo cuore.
E te ne accorgerai amando
qualcuno qualcosa.
La tua vita assumerà un significato,
nella linfa che scorre nelle tue vene.
Il Cielo sarà capace di urlare
con il pianto di un bambino.
E In questo vagito,
nella nostra grotta di Betlemme,
si scopriranno le più incredibili ricchezze,
i volti umili.
E se non sentiremo questo pianto?
Io non voglio distogliere lo sguardo
da quel Bambino divino,
rischierei di rimanere tutta la vita
nell’ immobilità dei pensieri.
Con una lanterna e un coro di luci,
la speranza nella definitiva liberazione,
aspetterò che i confini tra gli uomini
restino linee tracciate sulla carta.
Rosita Ceraolo
6 Commenti
Speriamo che servirà a ritrovare la via maestra, a dare il giusto valore alle persone e alle cose… complimenti Rosita!❤
Belli, delicati e profondi i tuoi versi. Sono da meditare…questo Natale invade il mio cuore di tristezza rimango impotente di fronte a queste tragedie e prego Gesù Bambino di donarci un po’ di serenità.
Grande, come sempre del resto, scrivi delle verità profonde,
bravissima e dolcissima Rosita. <3
Forse, dopo tanti anni in cui il Natale è stato una festa per uomini, dove il presente, la bevanda e il cibo in abbondanza sono gli ospiti d’ onore, forse, e dico solo forse, può quest’ anno, quando smetterà di essere solo che una festa, arrivare ad avere il suo vero significato attorno alla tavola. Forse, quest’ anno Cristo potrà davvero nascere nei nostri cuori sofferenti.
La tristezza domina il mio cuore e non riesco a pensare di passare il santo Natale senza i miei figli e nipotini adorati….bisogna essere forti e coraggiosi e le tue parole arrivano nel momento giusto mi ritorneranno in mente ogni volta che l’angoscia si farà sentire…..brava dolce ragazza…GRAZIE
Descrivi ik Santo Natale con un misto di tristezza e speranza. Sono sentimenti, che in questo periodo, l’umanità prova… La tristezza porta lo sconforto, la paura, la speranza porta l’attesa di un mondo migliore… La speranza che tutto torni alla normalità con un po’ di cattiveria in meno.