Screenshot_20190806_152134

Uno sguardo che va alto

Uno sguardo che va alto

richiede di passare da tutte le stagioni,

vestiti di un sorriso e di una luce

da far invidia anche al sole.

Al di là del cielo. Al di là dei sogni.

Al di là del mare profondo.

Nell’ oro, nel verde e nel blu

dove gli uomini sono navigatori

esperti alla ricerca di felicità.

C’è una promessa che ci sorregge.

Chi aspetta sempre raggiunge…

Sollevare lo sguardo e andare oltre

il nostro piccolo e ristretto orizzonte,

spalancare la finestra delle nostre

prigioni con la mano sul cuore,

per tenere saldo l’ equilibrio

come un sospiro interrotto…

Uno sguardo che va alto per spegnere

i tormenti, i dolori, i malumori,

nei riflessi fatti in mille pezzi,

immergere battaglie inutili e sterili,

ignorare passi pesanti e solitari,

abbracciare l’ equatore

tra le montagne e il mare.

Uno sguardo che va alto per rimanere

nell’ amore sconfinato,

che si perdona, che ride di se stesso

e fa pace con la sua storia,

che si spoglia di pregiudizi, intolleranze,

che accetta il passaggio del tempo

con leggerezza e conserva il buon umore

nonostante le pieghe intorno agli occhi

e il codice a barre sopra le labbra.

Uno sguardo che va fiero,

quando la sua dignità viene prima di tutto,

perché sa che farsi rispettare significa

credere nel proprio valore.

Uno sguardo che va alto,

non nasconde i suoi difetti, non si incolpa,

ma attraversa il suo deserto e

ama senza pudori.

Dentro uno sguardo che va alto c’è forza.

È la forza di farsi rispettare e valere.

E di credere in se stesso.

Uno sguardo che va alto non ha confini…

Lascia andare e impara ad andare

oltre il rancore e la rabbia.

Oltre le menzogne. Oltre le distanze.

Oltre ciò che non appartiene

ai nostri occhi.

Oltre chi è completamente diverso da noi.

Puntare a costruire e mai demolire,

per superare i tanti ostacoli, i sassi

negli occhi di chi per strada incontrerai.

Quello sguardo alto che non ti aspetti,

è un’ attenzione bellissima.

 

Rosita Ceraolo