Fruscìo
Chissà se le piante sentono la nostra voce
e provano le nostre stesse emozioni?
Nelle sere d’ estate, quando si leva
quel leggero vento fra gli alberi,
un pensiero corre dove i sogni sono
ancora possibili.
Improvvisamente, si avverte un fruscìo.
E’ un grido nel vento…
E’ un sorriso nel pianto…
Il cigolio dei rami che si sfiorano,
è simile a un lungo richiamo.
Le cime degli alberi che si muovono al vento,
sembrano cantare al cielo una dolce canzone.
Una voce dall’ infinito sembra arrivare.
Spesso mi sono chiesta, se pure una foglia
o un filo d’ erba possono comprendere
l’ amore che nutriamo per loro.
In ogni istante la natura porta i suoi profumi,
progetta nuovi semi, nuovi fiori.
E la legge che regola l’ universo conosce
ogni loro bisogno, non trascura nulla.
E’ un mondo di lievi fruscii, di strani silenzi,
per ascoltare i messaggi semplici della vita.
Questo verde mare a riflettere c’ insegna.
Il miracolo del Creato, ogni giorno si rinnova.
E’ una meravigliosa “ cattedrale “ dà rispettare
e contemplare, dove la natura ci parla e,
la sua voce penetra come il sole tra la nebbia.
Come foglie, le preoccupazioni e gli affanni
si distaccano dall’ anima, e nel petto la vita
ricomincia a battere piano.
Giunge così, una sensazione di leggerezza,
senza più nessuna fatica nel camminare.
Cosa sono adesso non lo so…
Sono una donna in cerca di se stessa che,
prova a respirare l’ aria di un mondo migliore
che chiede soltanto di essere amato.
( Rosita Ceraolo )