Cosa resta
Osservo il mondo
con la leggerezza di un vestito
di tulle come fosse una stagione,
il mio cielo autunnale
senza lasciarmi turbare.
Tutti abbiamo qualcosa
che non riusciamo a lasciar andare,
quando la vita non tiene,
quando la vita frana!
Un sussulto di gioia.
Una fitta di dolore.
Un piacere intenso nelle vene.
Una riserva suprema,
tra profumo di zucchero e colore.
Un’ idea che cambia il pensiero,
verso ciò che non è ancora,
come un chicco d’ uva al sole.
Un semplice grappolo di vita
che sta per essere staccato,
pigiato a piedi scalzi,
in grado di annebbiare la vista e
far girare la testa,
di procurare una sbandata
col fiato corto e i lenti riflessi.
Un grappolo di una vigna sospesa,
spremuto dal pensiero dolce
come il miele, che scorre in un lago
di infinite promesse.
L’ inverno non mi fa paura.
L’ autunno che arriva…
con grappoli d’ uva fitti e dolci.
Tocchi d’ anima potenti.
Non fuggo da essi,
anche se sconvolgenti.
Il sole ha lasciato maturare
nel cuore uva e more.
Negli occhi il gusto del sorriso.
Nel tocco il gusto della pelle.
Nell’ odore la sensibilità dell’ anima.
Chicchi di idee che crescono
a grappoli e si gonfiano luminose
sotto i forti raggi e il tepore dell’ anima.
Da custodire in pratiche bottigliette
da aprire al bisogno.
Tutto ha il suo momento.
Cosa resta…
Una mia vigna per assaporare
quello che mi è stato dato.
Quest’ aria che odora di vendemmia
e di mosto selvatico.
Uno spazio dove perdersi e ritrovarsi.
Piccole cose
che scaldano più del sole.
Rosita Ceraolo
5 Commenti
Sempre cariche d’emozione le tue parole da gustare come un grappolo d’uva, chicco dopo chicco!❤
Mentre leggo sento il profumo del mosto basta chiudere gli occhi e sento anche il sapore…il mio cuore è colmo di emozioni perché mi riporta indietro e mi sento una ragazzina spensierata….GRAZIE
Una poesia fatta di profumo e sapore,
Dove il sole riscalda l’anima della ragazza che balla tra fiori e uva, mentre sogna che l’estate non se ne va.
I tuoi versi mi riportano indietro nel tempo…quando andavo a vendemmiare con i miei cari genitori per me era solo un gioco…adesso la nostalgia mi assale le tue parole mi riportano ai profumi e ai sapori di un tempo molto lontano.❤
IN LINEA CON IL VANGELO DI.IERI…LA VIGNA …SIAMO VIGNA E LAVORIAMO NELLA VIGNA. L’ Inizio di questa poesia mi ha trasmetto la leggerezza con la quale affrontare la vita…Come un vestito di tulle….leggero e con distacco…Grazie Rosita