Come un aquilone!
Appesi al filo di un aquilone,
danzare senza troppe domande
in un cielo grande.
Da lassù, guardare il mondo che
gira con l’ amore, e fermare
ogni cosa che si muove.
Fissare nella mente attimi di eternità
che durano lo spazio di un niente ma,
che portano nel petto tanta serenità.
In un cielo senza eroi,
il vento al sicuro fa sentire l’ aquilone.
Quando s’ innalza col suo filo sottile
sfiora ogni vita,
e il suo ricordo stretto rimane.
Da un capo all’ altro congiunge
i ponti del tempo che va,
per dilatare le pupille di blu cobalto
e di felicità.
Ascoltare il tic- tic della pioggia che cade,
e donare il sorriso più bello, anche quando
un motivo per sorridere non c’è,
forti della propria umanità,
sicuri della propria dignità.
In punta di piedi,
senza chiudere gli occhi,
senza tenere nessun freno,
con una melodia sollevare un’ alito di vento
e la sua energia.
Storie che fan parte di noi
e che il cuore non scorderà.
Presenze, che, perdiamo lungo il percorso,
e le lacrime non riportano quaggiù.
Sospesi tra cielo e terra,
gli aquiloni di mille colori si muovono,
come angeli caduti dal firmamento.
La voce di chi non c’è più fanno sentire,
e i sospiri di chi a fianco cammina.
Chissà da quale dimensione si viene
e per quale ragione e volere di chi.
Ma non importa… la bellezza apparirà
nella sua essenza più vera, dove, non il pianto
ma l’ amore ha la sua reggia dorata.
Forse in fondo alla cima dell’ aquilone,
si scopre ciò che rimane di noi.
Lì c’è la verità… Lì c’è la nostra libertà.
( Rosita. C. )