Attese
Dentro un tunnel oscuro,
attese vibranti di luce.
L’ anima che brama
in solitaria penombra,
che va oltre, desidera, anela,
una luce, laggiù…
La vita in fondo cos’è?
Solo l’ attesa di qualcosa d’ altro.
Sorrisi che iniziano ad essere
realizzati in silenzio, sottilmente,
che sbocciano quando meno
ce l’aspettiamo.
Qualcosa cambierà presto
anche fuori di noi, perché dentro
l’ abbiamo permesso.
Che cosa c’è che non può mai morire?
La forza fiduciosa dentro di noi,
il coraggio di stare in piedi
restando in ginocchio,
la strada per trasformare il dolore
nel più bel capolavoro, anche se
non passerà.
C’è bisogno di un’ attesa,
la giusta misura del tempo,
di un tempo prima provato
e poi raccolto di realtà.
Nell’ attesa… il nostro interno
cambia, si muove, crea uno
spazio immenso, sconfinato,
dove la nostra essenza può
intonare un canto e una danza
che sono pura medicina.
Un nemico sconosciuto ci impone
di uscire con la mascherina e la
faccia pulita, ma non può toglierci
di indossare il sorriso,
l’ espressione che fa cambiare tutto…
La vita diventa più facile
senza nascondere le emozioni…
La vera libertà è l’ amore
che si stringe tra i denti,
per far fiorire una via d’ uscita,
un sorriso sulle rughe e sull’ età
che inutile non è.
Nel modo più sublime,
essere un specchio dell’ anima,
messaggeri delle nostre emozioni,
per sorridere e affascinare le persone
con gli occhi della bellezza,
e aspettare che accada qualcosa,
perché stiamo dando attenzione.
Tutta questa attesa ne vale la pena…
Siamo rose e fiori cresciuti dalle lacrime.
Il sorriso nascosto tornerà scoperto.
Il pianeta non smetterà di girare,
di invocare l’ essere umano
ad essere umano, e avvicinarsi
al dolore dell’ altro.
Arriverà l’ amore,
che guarisce il mondo…
Dietro ogni mascherina,
c’è una bella speranza
che andrà tutto bene
anche quando ancora non
abbiamo idea di come.
Nel buio più fitto… Attese!
M’ aggrappo ad occhi chiusi
per sentire scorrere la vita e
seminare la paura ad ogni passo.
Rosita Ceraolo
3 Commenti
Rosita…sei bravissima! Io credo che le persone vengono scelte per godere del dono (perché di dono si tratta) di esprimere le proprie emozioni attraverso una poesia…
Non tutti possono farlo.
Cara Luciana…
ho compreso quanto può essere liberatorio scrivere
ogni impercettibile sfumatura delle proprie sensazioni.
Essere chi vogliamo essere.
Il gesto di scrivere è un gesto che mette in gioco l’ intera
propria esistenza: c’è tutto ciò che siamo.
Ogni scritto è un pezzo pulsante del nostro corpo.
E per quanto a volte possa sfuggire questa me stessa,
non posso certo rinunciarvi. Penso anch’io sia stato
un dono in un momento particolare della mia vita.
<3
Versi che ti portano a riflettere, la luce dopo il buio è tutto, ci dà speranza in una vita migliore. Che dirti? Brava….